La Duchessa " Artista " 

ANDREA OPPICI • gen 16, 2019

Maria Luigia di Parma mecenate e artista

Nell'800 Parmigiano, nella memoria e nella struttura stessa della città figura importantissima è quella della "Nostra" Duchessa Maria Luigia d'Austria, sposa in seconde nozze di Napoleone Bonaparte e per un periodo Imperatrice di Francia.

Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena , nota semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma ( Vienna , 12 dicembre 1791Parma , 17 dicembre 1847 ), è stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I , e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna.

Figlia dell'imperatore austriaco Francesco I , nel 1810 fu data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna tra la Francia e l'Austria, in seguito alla sconfitta subita da quest'ultima nella battaglia di Wagram ( 1809 ). Giunta malvolentieri alla corte imperiale delle Tuileries , Maria Luisa iniziò presto ad apprezzare la sua nuova posizione, sebbene i francesi non l'amassero. Lei stessa non riusciva a trovarsi a suo agio nel paese che, meno di vent'anni prima, aveva decapitato un'altra arciduchessa austriaca, la sua prozia Maria Antonietta. [1]

Quando Napoleone venne sconfitto dalla sesta coalizione , Maria Luisa decise di non seguirlo nel suo esilio all' Isola d'Elba , ma tornò insieme al figlio alla corte di Vienna. Anche dopo i cento giorni e la decisiva sconfitta di Napoleone a Waterloo , l'imperatrice decise di rimanere fedele alla famiglia degli Asburgo. Il congresso di Vienna la ricompensò dandole in vitalizio il Ducato di Parma e Piacenza. Aspramente criticata dai francesi per aver abbandonato Napoleone nel momento della sventura, Maria Luigia – così aveva deciso di italianizzare il suo nome – fu tuttavia amata dai parmigiani, che le tributarono l'appellativo di "buona duchessa


Sarà soprattutto per la città di Parma munifico motore delle arti e delle lettere, oltre alle tantissime opere pubbliche create; ma una piccola curiosità è forse il suo essere stata anch'ella artista , forse più come passatempo nella vita di Corte e presso il Museo Museo Glauco Lombardi qui in Strada Garibaldi, è conservato un album, con copertina e custodia in marocchino rosso recanti il monogramma in oro "ML" sormontato da corona, si compone di 51 carte filigranate e numerate, 46 delle quali ospitano altrettante figurazioni all'acquerello su carta ritagliata ed incollata, firmate e datate a china. Talora è presente anche un'indicazione relativa al titolo. I soggetti si dividono tra paesaggi, scene tratte da episodi storici o letterari, fiori, animali e personaggi ritratti secondo modalità caricaturali.



Secondo Maria Theresia von Wietersheim-Meran alcuni acquerelli che recano date comprese tra il 1815 ed il 1816 sono da attribuirsi quasi interamente alla mano dell`allora insegnante di disegno di Maria Luigia Matthäus Loder (1781-1828): quasi certamente, quelli alle pagine 18 e 21, di cui sono note le versioni a stampa con l`indicazione di responsabilità "Loder del[ineavit]" e che, pertanto, sarebbero un dono del maestro all`illustre allieva. Sulla base di raffronti stilistici, la Wietersheim-Meran considera opere di Loder anche gli acquerelli alle pagine 13, 17, 19, 23, 26, 27, 28 e 30.
Altri quattro acquerelli recano in calce l`indicazione "d`apres Molitor".
Secondo appunti custoditi in Museo [fascicolo grigio] facevano originariamente parte dell`album anche gli acquerelli raffiguranti Melk e Persenbeug oggi esposti in Museo in Sala Maria Luigia (invv. 519 e 522).

Dalla corrispondenza di Maria Luigia con la figlia Albertina (cft. Vol. IV, 1834-35, inv. 2005), risulta che la duchessa avesse appreso da alcuni artisti itineranti, in particolar modo da "Monsieur Victor" (ovvero Beauvalet de Saint-Victor), la tecnica definita "frotté", alla quale si dichiara molto interessata.
Per "frotté" non si intendeva, come in passato si era ipotizzato, una tecnica a spruzzo, ma una mascherina a traforo che poteva essere riutilizzata a piacimento, creando dunque decorazioni apparentemente complesse basandosi sull'accostamento di semplici elementi ripetuti più volte.
In Museo si conservano diversi esemplari di questo tipo di tecnica, con soggetto prevalentemente floreale

Una visita è certamente d'obbligo!

Fonte : Inventario online del Museo , Wikipedia

Autore: 2aee6f39_user 02 set, 2021
Delizioso porta oggetti da muro, per completare un piccolo ingresso, un disimpegno, un angolo della cucina con un pezzo di impatto e di uso quotidiano. Lastronato in mogano e decorato ad intarsio con legni vari, impreziosito dalla squisito paesaggio al centro del medaglione.
Autore: ANDREA OPPICI 04 dic, 2018
Si avvicina il Natale ed il momento del ritrovarsi in famiglia o con le persone a cui si tiene maggiormente, si legge l'emozione negli occhi dei bambini e si riesce finalmente ad avere qualche giorno di riposo. L a cultura del dono rimane un gesto semplice, piacevole legato si all'attesa di questo periodo, ma non solo. Un antropologo francese dei primi del Novecento, Marcel Mauss, scrisse un saggio proprio sulla teoria del dono, basandosi sullo scambio di regali all’interno di società indigene; e lo definì un fatto sociale (per Levi- Strauss anche personale e istintivo), diffuso e fondamentale in tutte le culture, per creare e mantenere relazioni umane. Si basa sul principio di reciprocità e si svolge in tre momenti: dare ricevere – (la persona riceve l’oggetto donato) ricambiare – (non obbligatorio, ma nasce istintivo farlo) E’ un momento di scambio libero, che, nel tempo e nelle varie società e culture, è stato quasi sempre istituzionalizzato in giornate e feste particolari, dal compleanno, in cui un solo festeggiato riceve un regalo, fino al Natale nella cultura occidentale, ad esempio, in cui tutti si scambiano reciprocamente doni. Nel nostro piccolo vogliamo sottolineare questo momento non solo con le decorazioni della vetrina o un motivo a tema sui social media; vorremmo che la vostra esperienza nel nostro negozio, sia un momento di gioia, sia il trascorrere del tempo immersi nelle cose belle scelte per voi con attenzione ai dettagli ed alla qualità, siano confezioni e pacchetti fatti con cura e ricchezza, siano il metterci a Vostra disposizione per seguirvi e servirvi al meglio. Semplicemente, ci fa piacere essere parte del Vostro Natale. Venite a trovarci o curiosate sul nostro shop online e per qualsiasi necessità non esitate a contattarci!
Autore: FRANCESCO OPPICI 13 ott, 2017
Terminata la Fiera abbiamo rinnovato la nostra esposizione
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